“come stai?”;
un balzo improvviso,
sospiro e sprofondo nel tacere...
e la tua domanda resta là.
Sai che c'è?
Che vuoi o non vuoi sono ancora viva,
percorro l'esistenza nello scarno,
seguito a risiedere nel piccolo
sprovvista di orpelli vari.
Un passo, una pausa
e la terra mi sostiene,
niente di speciale, niente di straordinario.
Sono nell'accadere
che arriva e subito scompare.
Sai che c'è?
Che mi sono accorta
di essere diventata grande,
la mia immagine fasulla e ogni traccia di me
si è frantumata a terra come un vetro.
Ciò che resta è solo rappresentazione.
Non cerco più il senso di ciò che mi accade,
osservo il movimento della vita,
e neanche di notte ormai sogno più.
Sai che c'è?
Che un altro anno sta per concludersi
e io sono ancora qua,
sospesa,
senza consistenza.
Non ho altro modo per dirti come sto.
Maria Teresa Stillo
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