Il compito della vita è di condurci in uno scacco e attraverso quella situazione diventa evidente, al nostro sguardo, come siamo intrappolati dentro l’operare della mente, dentro le sue strutture, i suoi giudizi, i suoi parametri: la vita ci mette nella condizione di conoscerci. La vita non ragiona in termini di bene e male, di limite e non limite, di oscuro e sublime; la vita non sa che farsene di queste categorie che esistono solo nella mente dell’uomo, guarda a se stessa come consapevolezza e comprensione in atto.
La morale è un grande terreno sul quale la persona della via interiore è sfidata, perché la struttura duale di bene-male, è veramente ciò che ci costituisce. Andare oltre il bene e il male significa andare oltre se stessi, significa andare oltre la mente, perché il bene e il male, il giusto e lo sbagliato sono programmi della mente.
Eremo Dal Silenzio
Tratto dal Libro: Conoscenza di sé, meditazione, contemplazione, pag 147
http://www.contemplazione.it/conoscenza-di-se-meditazione-contemplazione/
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