La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri. E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercé di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai. Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto. Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà. Mi piacciono i barboni. Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.

Alda Merini

1 commento:

  1. Molto, molto bella, Maria Teresa.

    Anche io più volte mi sono imbattuto in una simile riflessione sul "mettersi nudi davanti agli altri"; più volte ho sentito bellissime parole in merito (anche se, magari, non così poetiche come queste).
    Tuttavia, quando poi si va nel mondo concreto, in mezzo alla gente, con una tale nudità, le possibilità di rimanere feriti si alzano terribilmente... Questo mi ha sempre fatto paura; questo è quello che mi toglie la forza di essere nudo come un vero uomo (per la Merini), di essere aperto come una vera rosa (per la Mistral)...

    La ricchezza del centro della rosa
    è la ricchezza del tuo cuore
    aprila:
    il tuo cuore è ciò che la rinserra.
    Aprila in un canto,
    o in un disperato amore.
    Non proteggere la rosa:
    ti brucerebbe con il suo splendore.

    - La rosa, G. Mistral -

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