La contemplazione è coscienza in atto, vastità in atto, non condizionamento in atto.
Nella profondità dell’adesso emerge tutta la natura della vita, il suo senso, la sua pregnanza, la sua profondità, il suo essere quel che è, Assoluto in atto.
Molti di noi sperimentano l’esperienza della contemplazione ma non sanno dargli un nome. Molti artisti vivono l’essere cantati, suonati, danzati, e ugualmente lo vivono molti sportivi e praticanti di arti marziali.
L’esperienza contemplativa è il manifestarsi della vita oltre l’identità, oltre l’ego: fluidità, libertà, vastità, leggerezza, profonda gioia caratterizzano quell’esperienza.
Da lì, l’esperienza nell’identità è vissuta come limitata, compressa, condizionata, asfittica.
La vita vera si manifesta quando la contemplazione sorge e l’uomo, inteso come ego, scompare.
Eremo dal Silenzio
tratto dal Libro: Quel viaggio incontro a sé chiamato vita, pag.49
http://www.contemplazione.it/quel-viaggio-incontro-a-se-chiamato-vita/
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E' incredibile come parole simili, ogni volta che si leggono e si ri-leggono, riescano a dire sempre qualcosa di nuovo, qualcosa sempre vasto e profondo :)
RispondiElimina- Matteo -