GIARDINO BOTANICO

Ti ricordi quell’albero diletto,
cielo dei pomeriggi verdi e gialli?
Era una quercia, era ospitale ed era
come un albergo variamente inciso
dagli avventori di altre primavere.
Noi non vi abbiamo scritto il nostro nome;
eppure quando tutto sarà morto
non rimarrà il ricordo di due ombre
che un giorno si baciavano le mani,
anche se le ombre non sono più quelle?
Le domande retoriche non trovano risposta.
Per meglio rivederti mi allontano:
così giovane, come una barca al sole.

J. Rodolfo Wilcock

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