SALICI SULL'ACQUA

A intervalli
conosco, sperimento, percepisco.
A intervalli frazionati
abbraccio la sottile sostanza.
A sollievo di gioia mi sveglio
e poi sonnecchio su sabbia
stanca di essere sabbia.

Zero inquietudini, sgomenti e afflizioni,
niente angosce e paure,
in me zero pure
tutti i sogni del mondo.

C’è un ceppo di cedro riposto,
mi siedo:
vani pensieri strisciano la fronte,
davanti ai miei occhi parvenza
di questa ampia chimera;
non so se ridere, piangere o tacere...
semmai rinnegare...
non so se c'e sofferenza in questo momento,
non lo so.

Un portone si apre e si accosta sul litorale,
mi insegue e si nasconde
tra un‘isolotto di salici sull’acqua.

Maria Teresa Stillo


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