QUEL TIZIO


Dai paesi del Nord
avviluppato nella tempesta,
l’uomo fatto di-'ombra si è mosso,
con occhi tristi degli altopiani,
dalla sua baita di metallo...

Un’altra delle solite mattine
nella lurida caverna
nasconde la torta del paese andata a male.

La Luna Nera
gli riveste l'aspetto cadente,
unito alla sua corrente
si perde in giochi strani.
Muove sulla scacchiera
la regina di vetro nero,
specchiandosi nel suo riflesso.
Oh! Che roccia solida d’amplesso!
Si ricopre coi suoi petali
di narciso appassito.
L’uomo fatto di-ombra sa:
“questa, è la sola felicità!”

Grazie mille
per tutto ciò che mi hai insegnato...
Invincibile, la tua Saggezza Suprema!

E’ finita Mister Pio,
la tua presa di possesso
non balla più la sua danza.
Vai pure a ingrassare i cavoli,
promotore del bene e del male,
del mio e del tuo...
Ladro del Tempio!
Dai tuoi altopiani
vai pure all'inferno
(il tuo autentico luogo d’origine).
Un grato calore rosso..
il tuo grido di potere spezzato...

Ogni tuo pensiero: una paranoia.
Ogni tua parola: un bluff.
Ogni tuo respiro: uno sbuffo.
Ogni tua azione: un Dr. Jekyll e un Mr. Hyde.
Ogni volta che apri la finestra:
“chiudi che ti vedono!”

Maria Teresa Stillo
                                   
 
      
                                

Nessun commento:

Posta un commento