che sorridi al tuo vaso di lilium in fiore,
parli, accarezzi e solitaria bevi un the.
Trascorri il giorno nella tua profondità
e ti dimeni se non odi il canto del colibrì
e non cogli la gemma del pesco e del melo.
Disimpari e conosci,
semplicemente conosci ciò che già sai,
manifesti la tua spontaneità,
canti, saltelli
e ricordi l’immensità di ciò che tu sei,
afferrando il volo d’una farfalla
sotto la luna che liscia la chioma dei cespugli,
e poi sta lì, seduta sull’erba,
raccolta a sentire
quel tuo sentire sottile.
Eccoti qua,
semini sorrisi a chi sorrisi non ha.
Maria Teresa Stillo
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